sabato 17 dicembre 2011

Bellezza, scienza e creatività


Parto da qui, dal fatto che a volte si trovano legami tra scienza e bellezza. A volte anche tra metodo scientifico e metodo letterario. Sono affascinata dalla possibilità di sapere da cosa sono costituiti questi legami. (Con aggiornamenti in calce: ULTIMO 26/02/12)

venerdì 16 dicembre 2011

Provo a ricapitolare

Ciao,
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martedì 6 dicembre 2011


WE a Torino (di Francesca)

Sono in treno e sto tornando da un we a Torino con figlia e nipoti.
Citta'colta,bella,elegante.
Per chi dovesse/volesse andarvi,imperdibile la reggia di Venaria (con mostra su 150 anni di moda) e la mostra di fotografia a Palazzo Reale dedicata agli italiani (9 grandi fotografi dell'agenzia Magnum).

Quest'ultima per me e'stata molto commovente.





giovedì 1 dicembre 2011

La Fondazione Magnani Rocca (di C. Nicosia)


A Mamiano di Traversetolo, nella verde campagna che da Parma comincia a salire verso l’Appennino tosco-emiliano, una bella villa ospita la fondazione Magnani Rocca che amministra una tra le più cospicue collezioni private italiane d’arte. La villa attuale è frutto del progetto dell’architetto milanese Antonio Citterio che, ancora legato agli stilemi dell’eclettismo ottocentesco, nei primi anni del novecento si ispirò al barocchetto lombardo. Nel rinascimento, il feudo di Mamiano era stato assegnato dall’imperatore ai conti Rossi di San Secondo. Quando poi, nel 1545, papa Paolo III creò il ducato di Parma e Piacenza per il nipote Pier Luigi Farnese, Mamiano passò agli Sforza di Santafiora, parenti del nuovo signore. Furono proprio gli Sforza a costruire una prima residenza nel feudo, verso la fine del seicento. All’inizio dell’ottocento la tenuta di Mamiano fu acquistata dai forlivesi marchesi Paolucci che ampliarono il preesistente casino di campagna, lo circondarono con un magnifico parco all’italiana e impiantarono un allevamento bovino che produceva n pregiato cacio vaccino. La villa era diventata il centro della gestione di una ricca azienda agricola. Nel 1879 la tenuta passò al piemontese conte Zileri Dal Verme a cui si deve la trasformazione del giardino. Non più regolare, geometrico, organizzato all’italiana, diviene fantasioso e pittoresco all’inglese. In quella occasione vengono impiantati alberi secolari, faggi sequoie cedri del Libano, ancor oggi vivi e vegeti. L’erede, Enrico Zileri Dal Verme, decise di rifare la villa, di ingrandirla, e affidò l’incarico a Citterio, allievo di Camillo Boito. I lavori furono completati nel 1904 e, al termine, la villa presentava un aspetto molto simile a quello attuale: un edificio neorococò, circondata da un parco all’inglese in una azienda emiliana agroalimentare. Nel 1941, alla morte dell’ultimo Zileri, la tenuta fu acquistata da Giuseppe Magnani, industriale agroalimentare, produttore di buon culatello e di formaggio parmigiano doc.
La villa è appartenuta ai Magnani fino al 1984. La famiglia si è estinta in quell’anno con la morte di Luigi Magnani che non lasciava eredi. A lui si deve l’iniziativa della creazione di una fondazione che offre al pubblico gradimento le opere d’arte della collezione e si autofinanzia con i proventi dell’azienda ancora in attività. Luigi Magnani era uomo di vasta cultura e di sconfinati interessi. Chiamato all’università di Roma, vi tenne per tredici anni un corso di storia dell’arte centrato sulla miniatura medievale di cui era profondo conoscitore. Era anche un fine musicologo. Educato da giovane alla musica, suonava il piano e si era dedicato alla composizione di partiture sinfoniche. Per qualche anno ha insegnato storia della musica all’università di Lecce. I suoi studi di storico della musica si sono concentrati su Beethoven al quale ha dedicato tre saggi. Negli anni quaranta aveva cominciato a frequentare Giorgio Morandi e a collezionare suoi dipinti. Alla fine aveva messo insieme una cinquantina di pezzi, una raccolta che non ha niente da invidiare al museo Morandi di Bologna. Nel 1982 ha visto la luce presso Einaudi Il mio Morandi, una delle migliori monografie sul pittore bolognese. Specialista di letteratura francese moderna, ha pubblicato studi su Stendhal e su Marcel Proust. Era, si potrebbe dire con gioco di parole, un uomo DAMS, vale a dire Dotto in Arte Musica Spettacolo.
Il primo nucleo della raccolta era stato messo insieme dai genitori, ma è stato Luigi Magnani, con il suo gusto sicuro per il bello e con l’aiuto di esperti consiglieri, ad arricchirla con pezzi di inestimabile valore. Alcuni suoi acquisti sul mercato dell’arte sono capolavori di collezionismo, che permettono ai visitatori della fondazione di ammirare il più bel Goya fuori della Spagna (Ritratto della famiglia di don Luis de Borbòn), oppure un Tiziano o un Füssli o un Dürer o un van Dyck che non sfigurerebbero nei maggiori musei pubblici del mondo. Anche la raccolta di arte contemporanea è di eccezionale valore con Cézanne, Monet, Renoir tra gli stranieri e De Pisis, Severini, De Chirico, Burri tra gli italiani. Per mettere insieme una raccolta che in Italia non ha eguali si era avvalso dei consigli dei maggiori storici dell’arte, italiani e no. Lo avevano assistito Longhi e Arcangeli, Briganti e Chastel, Brandi e Pope Hennessy, Emiliani e Zeri. Il primo acquisto risale al 1943 ed è la Sacra famiglia con quattro angeli, di Pietro di Francesco Orioli. Il suo fiuto di collezionista si era presto affinato. Nel 1962 aveva comprato una Sacra conversazione di Tiziano, nel 1968 la Madonna con il bambino di Dürer, nel 1974 la Famiglia dell’infante don Luis. Ma anche la parte dedicata alla contemporaneità è ricca e di grande qualità. I collezionisti in genere formano blocchi omogenei, circoscrivono le loro scelte a un periodo storico, a un genere artistico, a un solo artista. Qualche esempio: Marzotto che comprava pittura italiana dell’ottocento, Molinari Pradelli specialista di nature morte secentesche, Gori che ha circondato di scultura contemporanea la sua villa vicino a Prato. Il criterio che ha sovrinteso alle scelte dei Magnani, sia dei genitori che del figlio, è stato quello della qualità delle opere a prescindere dall’epoca dell’esecuzione e dall’autore. È questo il filo che lega una collezione che spazia dalle icone bizantine sino ai Sacchi di Alberto Burri e che non presenta soltanto dipinti e sculture ma anche oggetti di arredamento. Alcuni mobili, i flambeaux di Thomire, le consolle di Jacob Desmalter sono capolavori assoluti dello stile impero il cui equivalente può vedersi solo nei musei parigini o nella Malmaison che Napoleone regalò a Giuseppina Beauharnais dopo averla ripudiata.
Lasciato nel 1976 l’insegnamento, Luigi Magnani si era ritirato a Mamiano e si era concentrato sulla collezione d’arte. Già qualche anno prima aveva affidato all’architetto bolognese Leone Pancaldi l’incarico di predisporre la villa a luogo espositivo. Nel 1977, a ricordo dei genitori, aveva voluto istituire la fondazione Magnani Rocca, con i cognomi del padre e della madre. Alla sua morte, nel 1984, azienda, villa, collezione, sono rimaste alla fondazione che, dopo alcuni lavori di sistemazione del complesso, nel 1990 ha aperto i battenti al pubblico.   


lunedì 28 novembre 2011

Ultimo Bla Bla Bla del 2011 e il prossimo


Miciamiciamicia si prepara alla serata
Con l’interessantissima serata dedicata a “I coniugi Curie, Marie e Pierre”, e con particolare riferimento al libro “Genio Ossessivo, il mondo interiore di Marie Curie”, di Barbara Goldsmith, edizioni CODICE, presentatoci dalla Bona, venerdi 25 novembre si è conclusa definitivamente (?) l’era dei bla bla bla dell’epoca Berlusconiana del 2011. Forse(?).
Del 2011 è l’unica cosa certa!
Il prossimo appuntamento infatti sarà a Venerdì  20 gennaio 2012, a casa della Bona dove la Francesca presenterà   Le relazioni pericolose (Les liaisons dangereuses). E’ un romanzo epistolare di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos del 1782 che narra le avventure di due libertini appartenenti alla nobiltà francese del diciottesimo secolo, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese.
Benché il libro fosse bandito, una delle più accanite lettrici fu la regina Maria Antonietta   (da Wikipedia ndr)
Buon tutto a tutti…
Daniele


Sabato 26 novembre 2011 Il Blablabla in visita alle Fondazioni Gutelli e Magnani

Prima tappa alla fondazione Guatelli di Ozzano Taro al museo contadino e nel pomeriggio alla Fondazione Magnani di Traversetolo di Fornovo (PR) dove abbiamo visitato anche la (o soprattutto) la mostra di Toulouse Lautrec.

sabato 19 novembre 2011

giovedì 17 novembre 2011

Prossimi appuntamenti del BalBlaBla

Venerdi 25 Novembre prossimo incontro del BlaBlaBla a casa di Fiammetta e Daniele. La Bona ci presentera "le donne in Argentina sotto la dittatura" .
Riceverete l'invito la prossima settimana.

Sabato 26, gita a Ozzano sul Taro (PR), con visita al Museo Guattelli;
a Mamiano di Traversetolo(PR) con visita, sia alla Fondazione Magnani Rocca, che alla mostra di Toulouse Loutrec.
Tra queste due visite, pranzo al ristorante della Fondazione.

giovedì 3 novembre 2011

31/10/2011 Francesca agli Scrovegni

Carissimi,
volevo commentare attraverso il blog ma mi sono piantata ...
Solo per dirvi che nel ponte sono stata a Padova e a Ferrara: commovente la Cappella degli Scrovegni e molto interessante la mostra sui simbolisti in Italia; secondo me inutile la mostra di Ferrara sugli "anni ruggenti" della pittura parigina (1920 ca).

Un abbraccio, Francesca

sabato 29 ottobre 2011

eliF ha detto...

Vi piacerebbe fare un altro post in cui poter "istruire" o abbozzare gli argomenti di futura discussione? Magari si potrebbero delineare li' delle proposte e raccogliere gli spunti di approfondimento che ne vengono, con una piccola discussione .... sempre piuttosto libera. A quel punto, almeno in certi casi, si potrebbe anche arrivare alla trattazione in modo un po' ... "corale".




(riproposta ...)

venerdì 28 ottobre 2011

28 ottobre 2011

Don Giovanni                                              autore: Concetto Nicosia

Il mito di don Giovanni è forse il più diffuso dell’età moderna. Nato in Spagna all’inizio del seicento, dopo quattro secoli di vita conta quasi cinquemila incarnazioni in tutte le forme possibili e immaginabili di diffusione di un mito. Da sempre si cerca di svelare il mistero del fascino di don Giovanni. Perché, ci si chiede, quest’uomo dissoluto, insolente, bugiardo, blasfemo, è divenuto mitico come Amleto, come don Chisciotte, come Faust? Perché, è la risposta, è mito moderno per eccellenza. Un mito che poco o nulla ha da spartire con il repertorio mitologico dell’antichità greca e latina. Al di fuori del sistema etico imposto dal cristianesimo, don Giovanni sarebbe inconcepibile. La dimensione mitica l’ha conquistata per la sua deliberata, ostentata trasgressione della morale cristiana. Lo dice già Sören Kierkegaard nel suo geniale saggio sul Don Giovanni di Mozart: «L’idea del Don Giovanni appartiene al cristianesimo» (p. 90). È un miscredente, un ateo convinto e praticante, «un uomo che sa vivere e morire senza Dio» (Tagliapietra, p. 202). E nato nel seicento e in Spagna, nel secolo in cui la chiesa ha cercato di imporre la linea etica elaborata a metà cinquecento dal concilio di Trento e nel paese dove maggiormente ha imperversato la repressione del tribunale della Santa Inquisizione.

        ... segue (spezzato) in Commenti ...

giovedì 27 ottobre 2011

27 Ottobre 2011 - "Don Giovanni" a cura di Cochi - da Francesca

Si è svolta, a casa di Francesca, il 27 c.m. l’ interessantissima 2a serata della nuova stagione del Bla Bla Bla.
A presentare la serata è stato Cochi con il “suo” Don Giovanni” tra lettura e musiche di Mozart e Richard Strauss.
Nonostante il lauto aperitivo offerto dalla Francesca una decina di irriducibili non hanno rinunciato alla pizzata dove è come al solito proseguito il dibattito che però ha affrontato anche altri argomenti.

Il prossimo appuntamento, ricordo, sarà a Casa di Fiammetta e Daniele il prossimo Venerdì 25 novembre. L’argomento della serata sarà: “Argentina: "Le donne Argentine nella dittatura” o più o meno. A presentarlo sarà la Bona. Sarò più preciso nelle prossime comunicazioni.

Memo prossima serata


Stasera tutti i Blablablisti da Francesca.

Cochi parlerà del mito di don Giovanni in prosa e in musica.
A chi volesse erudirsi un po’ sull’argomento il relatore suggerisce il libro di Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di don Giovanni, Laterza, B­ari 1966. L’ultima versione è del 1997 ed è stata pubblicata Adelphi.


23 Ottobre 2011 - Gita a Sassuolo Palazzo Ducale e Castelfranco Emilia Villa Sorra

Giornata splendida grazie a Anna e Cochi che sono sempre grandi.

Palazzo Ducale




Villa Sorra







martedì 25 ottobre 2011

Post di prova per raccogliere i primi commenti random

Se vi va, commentate qui sotto di qualunque argomento
ma prima date un'occhiata in alto a destra a Creare account Google

domenica 25 settembre 2011

25/09/2011 Bla Bla Bla sul tetto (o quasi) di S.Petronio


Un ritorno alle origini domenica 25 settembre 2011 . Non dimentichiamo che il Bla Bla Bla discende per linea diretta dal Gruppo Turisti per CASA (!) che ci vide, in una serie di appuntamenti di 4 sabati, guidati
da Cochi e Anna, scoprire Bologna e i sui canti (o incanti, o cantoni, che dir si voglia).
Domenica 25 settembre, approffittando del ponteggio per i lavori di restauro della Basilica, siamo saliti, scortati da una guida dell'organizzazione Comunale, su fino a sopra i portoni, dove abbiamo potuto ammirare le magnifiche sculture di J. della Quercia, ma per saperne di più andate in questo sito:

http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Petronio