sabato 17 dicembre 2011

Bellezza, scienza e creatività


Parto da qui, dal fatto che a volte si trovano legami tra scienza e bellezza. A volte anche tra metodo scientifico e metodo letterario. Sono affascinata dalla possibilità di sapere da cosa sono costituiti questi legami. (Con aggiornamenti in calce: ULTIMO 26/02/12)

E. Haeckel da Kunstformen der Natur,
Vienna 1899 Image at
www.panteek.com

Bellezza, scienza e creatività: ecco come le vedo.

Il sentimento, la passione, che ci sostiene nel nostro lavoro in ambito scientifico è spesso una sorta di sentimento “estetico”: guardiamo le cose che studiamo, e le vediamo …. belle! 

Come se non bastasse, oltre alla bellezza esteriore,  la scienza può essere associata anche ad un altro tipo di estetica, che però non saprei definire: diciamo un'estetica "letteraria". 

Qualità letterarie e qualità scientifiche si sovrappongono? Le lezioni americane, di Calvino, sono particolarmente suggestive a questo riguardo.  Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità e Coerenza (che non è poi riuscito a trattare) sono le qualità delle letteratura da salvare per il nuovo millennio, ma sono anche le stesse caratteristiche che attribuirei alla descrizione scientifica. Non ho le traveggole! Proprio Calvino in un altro scritto (1980) dice: l’atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione.”


Rappresentazione di una funzione matematica frattale (link) 



Ovviamente non sono la sola ad aver notato questi legami tra diverse espressioni della bellezza e della passione. 
A questo proposito un matematico (Lolli, 2011)  trova, anche lui, legami tra le lezioni americane e la scienza, la matematica, nel suo caso. 



A parte questi esempi, ci sono diverse altre trattazioni dell’argomento. Testi che non conoscevo affatto dato che, come molti scienziati o tecnici, soffro di una sorta di analfabetismo di ritorno. Ora il tema mi pare di notevole importanza, dato che questa specie di sentimento del bello ci influenza parecchio! Sono forse così ingenua da pensare che il bello possa essere anche buono? E' forse solo tutto un trucco del nostro cervello che proprio non sa dove aggrapparsi?

Cercando di razionalizzare tutto ciò, non posso dimenticare il pensiero visionario di Douglas Hofstadter!  Vi consiglio senza meno di cercare qualcosa di questo studioso, che è stato ospite della nostra Università ormai diverse volte, e che è sempre un enorme piacere ascoltare!  Sulle stesse riflessioni (Goutier e Ioli, 2006): "Il connubio tra bello e vero ... è spesso stato il motore di ricerche e scelte metodologiche" e "nella scienza la bellezza ha anche un altro ruolo: quello di essere stimolo alla creatività".

Aggiornamenti:  

- 26 febbraio 2012.  Non resisto: vi affibbio qui il collegamento ad un testo secondo me interessnte. Io l'ho pescato in inglese, se per caso lo trovaste in italiano, mettiamo qui anche quello. The impact of culture on creativity.

- 23 febbraio 2012. Supponiamo che dobbiate andare a Parigi per lavoro e supponiamo che abbiate deciso di rimanere li' il finesettimana a guardarvi in giro: potreste dare un'occhiata a cosa succede di speciale e .... tra le altre cose potreste trovare una mostra sulla bellezza della matematica. Si trova alla Fondazione Cartier, vicino al mio albergo, per giunta. Quando si dice le coincidenze! Vi consiglio di dare un'occhiata al sito che vi ho messo in link, che e' molto interessante :-) 
Vi faro' tra qualche settimana  una relazione della visita ;-) (siete gia' preoccupati, lo so!)
 
- 22 gennaio 2012: un articolo di Luca De Biase sul supplemento Nòva del Sole24ore di oggi (domenica)  riporta tra l'altro: "il filosofo Thomas Metzinger sottolinea l'energia cognitiva dell'intuizione estetica, mentre un artista come Brian Eno, facendo eco alle indagini del Nobel per l'Economia Daniel Kahneman, ricorda come spesso l'intuizione ci possa condurre all'errore e come la ragione sia a sua volta generatrice di bellezza." (ho messo un pezzo di articolo nei commenti).




Giacchè ci sono metto anche un po' di riferimenti vari (in disordine!)
GT Bagni (2000) Matematica e bellezza, la bellezza della matematica. qui
S Blazina (2005)  Italo Calvino, Il linguaggio fra scienza e mito qui
I Calvino (1980) Una pietra sopra
L Carrada (2008) Il mestiere di scrivere. Vi indirizzo ad un capitolo del suo sito che considera le lezioni americane ancora da un altro punto di vista. Sito molto interessante!
http://www.mestierediscrivere.com/
G Celli (1994) Oltre Babele, Scienza ed arte a confronto. Ho ricevuto questo libro da una cara "agronomopittrice"! Quarta di copertina qui
Goutier e Ioli (2006) Le parole di Einstein, comunicare scienza fra rigore e poesia 
G Lolli (2011) Discorso sulla matematica
R Queneau (1950) Petite cosmogonie portative, tradotto, ma col testo francese a fronte che è uno spasso :-)

3 commenti:

  1. Bene, comincio a commentarmi da sola :-=

    Sono contenta di aver deciso di mettere queste idee nero su bianco, con l'intenzione di sottoporle alla discussione. In questo modo mi sono resa conto che mi mancano perfino i termini appropriati per questi argomenti. Benissimo: aspetto con impazienza i vostri commenti, così finalmente capirò meglio di cosa sto parlando :-)

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    1. Riporto qui parte dell'articolo di Luca De Blase sul supplemento Nòva del Sole24ore di domenica 22 gennaio 2012.
      Si parla di un argomento riportato su edge.org. Che cosa sara' mai questo sito? ho provato a curiosare e vi metto il sito: http://edge.org/about-us

      " ... è difficile negare che vi sia una relazione tra il piacere estetico generato da una bella spiegazione e la sua capacità di conquistare il consenso. Ed è intorno a queste questioni che indaga Edge in questo inizio del 2012 lanciando al prestigioso gruppo di intellettuali che vi collaborano una domanda apparentemente autobiografica: 'Qual è la spiegazione che preferisci dal punto di vista della profondità, dell'eleganza e della bellezza'? Come si legge sul sito guidato e animato da John Brockman, la domanda di Edge per il 2012 è stata pensata da Steven Arthur Pinker, psicologo sperimentale e scienziato cognitivo, ...... E le risposte non deludono. Anzi, rafforzano, se ce ne fosse stato ancora bisogno il senso profondo del percorso culturale di Edge: la rottura dei muri che separano tradizionalmente le specializzazioni scientifiche e l'approccio interdisciplinare alla ricerca, in quest'epoca di grandi trasformazioni, non sono soltanto una preferenza intellettuale o slogan modaioli, ma vere e proprie precondizioni di un'esplorazione delle sorgenti stesse della conoscenza innovativa. Non per nulla, nelle risposte emerge per esempio il rapporto stretto che intercorre tra l'interpretazione delle osservazioni compiute dagli scienziati e le metafore che popolano i loro pensieri, come fa osservare la psicologa Simone Schnall. Non per nulla il filosofo Thomas Metzinger sottolinea l'energia cognitiva dell'intuizione estetica, mentre un artista come Brian Eno, facendo eco alle indagini del Nobel per l'Economia Daniel Kahneman, ricorda come spesso l'intuizione ci possa condurre all'errore e come la ragione sia a sua volta generatrice di bellezza."

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