Prima tappa nel Mugello. Dopo una sosta sulla strada
per uno sguardo alla Villa/Castello di
Cafaggiolo e due parole di Cochi sui dati storici e architettonici, (La Villa, ora privata non è più aperta al pubblico),
ripartiamo per arrivare puntuali alla Villa
del Trebbio. Qui, dove abbiamo prenotato la visita, il guardiano, forse il guardiacaccia,
forse il fattore ( i proprietari vivono a Roma), ci conduce per il parco, mentre
un raggio di sole dà la luce giusta per l’esposizione giusta per una giusta
foto. Notevole, anche se parziale, data la giornata, la porzione di Mugello che
si osserva dal lato ovest del parco. All’interno, la famiglia del fattore ci ha
preparato un piccolo rinfresco di benvenuto con bruschette varie, vino toscano
bianco e Chianti. Ci voleva. Il piano terra, l’unico piano che visiteremo, è
pieno di ricordi di famiglia, che danno un senso di una visita di vecchi amici.
Si sfogliano vecchi album di foto, si osservano arazzi raffiguranti paesaggi
del Mugello, ma, soprattutto, si fa visita, nessuno escluso, al bagno di casa.
Verso le 12.00, come da programma, ridiscendiamo la collina,
che avevamo asceso non senza qualche apprensione, soprattutto da parte del
nostro autista, che non si aspettava una strada così “bianca” e stretta per il
suo mastodontico bus. Arriviamo, anche qui cercando e trovandolo alfine, al
paese dove abbiamo prenotato il pranzo: Carmignano. Nonostante il satellitare, avevamo
sbagliato addirittura paese (?), di pochi chilometri, ma sbagliato paese. Ma
tutto bene ciò che finisce bene. Dopo una mezz’ora persa per le colline del
Pratese da parte di un pullman sperduto, alle 13.30 siamo con le gambe sotto la
tavola, alla trattoria “Su pe’l canto”(cercato, scovato e prenotato da Paola e Orlando). Qui ci apparecchiano un
buon menù toscano di crostini , farinata col cavolo nero, carré di maiale e
torta di pere e pinoli. Alle 15.30 siamo di nuovo in bus alla volta di Poggio a Caiano,
a pochi chilometri di curve. Satellitare del bus permettendo, alle 16.00 iniziamo con Cochi
la visita alla splendida Villa e i
suoi affreschi delle sue sale monumentali. A seguire, dopo una bella presentazione di Anna, il bellissimo “Museo della natura
morta” .
E’ ormai sera, di questa ultima sera di ora legale del 2012,
quando il nostro bus recupera chilometri alla volta di Bologna, dove, dopo l’ineludibile sosta
tecnica in autostrada, arriviamo che spiove. I 27 Blablablisti, dopo gli
abbracci e i baci di commiato, riprendono le loro autovetture alla volta delle
loro “povere case”.
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